Linee guida per un’efficace scrittura su Welforum.it

Immagini

Nel caso di eventuali grafici, per garantire una riproduzione di qualità, dovranno essere possibilmente in formato vettoriale o ad alta risoluzione (in alternativa, dovranno essere allegati i dati originari, per permettere alla redazione di ricreare i grafici secondo lo stile del sito).
Le immagini dovranno essere libere da diritti di riproduzione o citare una precisa fonte, nel caso di una recensione.

 

TITOLI E TITOLETTI

Scandire l’andamento del pezzo con brevi titoletti di paragrafo, che ne chiariscano i punti principali, eventualmente suddivisi in sottoparagrafi.
Evitare i sotto-sottoparagrafi se non strettamente necessari.
Titoli e titoletti vanno in minuscolo (tranne l’iniziale) e non devono essere seguiti da punto.
Non va lasciato spazio tra il titoletto e il paragrafo cui questo si riferisce.

 

TESTO

Uso degli spazi

Non inserire spazi o tabulazioni prima di titoli, paragrafi o quant’altro. In particolare, le tabulazioni sono da utilizzarsi unicamente per gli elenchi e per le tabelle. Gli spazi non vanno inseriti tra l’apostrofo e la parola successiva, tra le parentesi o le virgolette e il contenuto delle stesse, prima dei segni di interpunzione o del simbolo di percentuale; vanno, invece, inseriti dopo i segni di interpunzione. Non inserire mai più di uno spazio per volta.

 

Uso di virgolette, parentesi, incisi, ecc.

Le virgolette vanno usate per le citazioni, è preferibile utilizzare le virgolette “inglesi”, e non le «caporali» (a meno che non delimitino una citazione che occupa un intero paragrafo). Una citazione all’interno dell’altra verrà segnalata con ‘apostrofi’. Le parole straniere non vanno tra virgolette, ma in corsivo. Limitare l’uso delle virgolette per sottolineare l’utilizzo “particolare” di una parola comune.
Per definire degli incisi è necessario utilizzare virgole o parentesi: non utilizzare i trattini (-).
Il segno d’interpunzione va dopo la chiusura di parentesi e/o virgolette, il numero di nota va immediatamente dopo il segno d’interpunzione, senza spazi.

 

Uso delle maiuscole

Non utilizzare MAI parole tutte maiuscole e, in generale, usare il meno possibile le iniziali maiuscole. Lasciare, quindi, sempre minuscola l’iniziale delle parole comuni e i titoli onorifici (esempi: direttore, presidente). Lasciare l’iniziale maiuscola solo per i termini che indicano istituzioni e/o che potrebbero ingenerare confusione (esempi: Comune, Paese, Stato, Regione, Costituzione; Direzione amministrativa, Università degli studi di Milano).
Per indicare il nome di un decennio in lettere, l’iniziale andrà maiuscola; nel caso si utilizzino le cifre, queste andranno precedute da apostrofo chiuso; utilizzare un solo metodo in tutto l’articolo (esempi: anni Ottanta, anni ’80; no anni ‘80).

 

Sigle e acronimi

Le sigle non vanno puntate. Se la sigla è composta da due o tre lettere, andranno tutte maiuscole, per sigle di quattro o più lettere, solo l’iniziale sarà maiuscola (esempi: GB, USA, SSN, Ipab, Istat, Cariplo). Sigle e acronimi, anche se inglesi, sono invariabili, non hanno, cioè, una forma plurale (esempi: no AAOO, GPs; fanno eccezione AA. VV., pp., ss.).
La prima volta che una sigla, non di uso comune, viene presentata all’interno dell’articolo, andrà scritta anche per esteso, utilizzando unicamente la sigla nel seguito dell’articolo.
Le iniziali dei nomi vanno puntate e separate da spazio (esempio: J. R. R. Tolkien).

 

Uso del corsivo e altre forme di evidenziazione

Il corsivo viene utilizzato per le parole straniere (latino compreso) e per i titoli (libri, riviste, film; ma anche convegni, concorsi, ecc.). Invece, i nomi (di case editrici, associazioni, ecc.) vanno in tondo. Le virgolette verranno utilizzate per i titoli di articoli e per i nomi propri cui siano intitolate delle istituzioni. In tutti i casi l’iniziale sarà maiuscola (esempi: I promessi sposi, Associazione culturale Mela verde, Scuola media “P. Levi”).
In generale, non verranno riportate altre evidenziazioni nel testo (sottolineati, grassetti, ecc.).

 

Uso di parole straniere

Le parole straniere sono invariabili (non hanno, quindi, una forma plurale). Nel caso di parole inglesi, utilizzare la grafia britannica e non quella statunitense (esempio: counselling; no counseling).

 

Varie ed eventuali

La “d” eufonica va usata soltanto per evitare l’incontro di due vocali uguali o di più di tre vocali consecutive (esempi: varie ed eventuali, a Milano e ad Ostia).
Apostrofare gli articoli e le preposizioni articolate, non le preposizioni semplici (esempi: un’ombra, sull’eremo; no una azione, della estrema, d’iniziativa).
Si utilizzano al massimo tre punti di sospensione ed è comunque il caso di usarli il meno possibile per effetti… enfatici. Quando dovranno indicare un omissis, andranno inseriti tra parentesi quadre […]. Negli elenchi, invece dei punti di sospensione, l’ultimo elemento sarà “ecc”, preceduto da virgola e seguito da punto (esempi: uno, due, tre, ecc.; no uno, due, tre etc…).
È preferibile utilizzare la forma “per esempio” invece di “ad esempio”, evitare le forme abbreviate (no es., per es.).

Mila e l’auto del socio

In generale, evitare di scrivere i numeri in cifre, a meno che, scritti in lettere, risultimo troppo lunghi o poco comprensibili. Utilizzare le cifre se si stanno esponendo dati statistici o simili. Le migliaia (con l’eccezione delle date) verranno contrassegnate con il punto, mentre i decimali saranno preceduti da virgola. Evitare assolutamente le forme “ibride” (esempi: no 150mila, ultra65enni).
Per indicare le percentuali usare sempre il simbolo %, senza spazio dopo la cifra (no percento, per cento).

Socio-

Il termine “sociosanitario” va scritto attaccato. Per altri composti, si può usare un trattino unificatore (esempio: socio-educativo). Evitare assolutamente forme staccate con spazio (esempio: no socio assistenziale).

 

BOX, FIGURE, TABELLE, TAVOLE, ECC.

 

BIBLIOGRAFIA

Come da esempi. Per separare gli elementi si dovranno utilizzare unicamente virgole (mai tra cognome e nome dell’autore), tranne che tra titolo e sottotitolo. I titoli avranno solo l’iniziale maiuscola (eccettuato eventuali nomi propri contenuti). Nel caso di riferimenti bibliografici anglosassoni o tedeschi, si potrà mantenerne l’uso delle maiuscole. In corsivo andranno i titoli di volumi e riviste, tra virgolette i titoli di articoli e capitoli.

Esempi:
Cognome N., Titolo, Editore, Luogo, 1999
Cognome N., “Titolo intervento”, in Altro Cognome A. N. (a cura di), Titolo libro. Sottotitolo libro, Editore, Luogo, 1999, pp. 16-17
Cognome N., Altro Cognome A. N., “Titolo articolo”, Titolo rivista, 3, 1999