Il Progetto Inclusione Sociale Adolescenti, una misura innovativa

L’esperienza dell’Asst di Lecco


Introduzione

L’adolescenza e la giovinezza sono fasi specifiche del ciclo di vita caratterizzate da molteplici cambiamenti fisici ed emotivi, spesso difficili da attraversare ma necessari all’individuo per crescere e trovare il proprio ruolo nella società. A tal proposito, Regione Lombardia favorisce percorsi di inclusione a contrasto di possibili situazioni di disagio sociale, volti a stimolare processi di integrazione partecipata al fine anche di migliorare e/o potenziare le capacità relazionali dell’adolescente e del giovane all’interno della famiglia e nella comunità nel suo complesso.

Di seguito si illustra la cornice istituzionale della misura, denominata “Voucher Adolescenti”1, che prevede la possibilità di attivare percorsi psico-socio-educativi territoriali a favore di giovani, adolescenti e delle loro famiglie, a supporto e integrazione di quanto già presente e offerto dai servizi socio sanitari e sociali.

In particolare, viene riportata l’esperienza di Asst Lecco nell’attuazione di specifici percorsi, mettendone in luce il carattere innovativo attraverso lo sguardo del referente operativo del “Progetto Inclusione Sociale Adolescenti” che ha contribuito, congiuntamente allo staff inclusione, a rendere questa misura una risorsa preziosa per il territorio della provincia di Lecco.

Istituzione della misura “voucher adolescenti”

Nel corso dell’anno 2015 Regione Lombardia ha programmato, in via sperimentale, una misura per la realizzazione di percorsi di inclusione sociale a favore di famiglie con adolescenti2, previsti all’interno del Programma Operativo Regionale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo (periodo 2014/2020, Asse 2 “Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà”). 

Al termine di tale sperimentazione Regione ha ritenuto necessario riproporre ed implementare il “modello di welfare sociale”3 e, a decorrere dal mese di aprile del 2019, ha quindi proposto, con un investimento iniziale di 6 milioni di euro4, il “Voucher adolescenti”, prevedendo inizialmente una durata di 24 mesi, successivamente rinnovata, con termine ultimo per la realizzazione degli interventi al 30.09.20235. I soggetti coinvolti nell’attuazione della misura sono l’Agenzia Territoriale della Salute (ATS), l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (Asst) e gli Enti Erogatori.

Tabella 1 – Soggetti coinvolti nell’attuazione della misura

SOGGETTI COINVOLTI NELL’ATTUAZIONE DELLA MISURA

Ats

Asst

Enti Erogatori

Responsabile e referente unico nei riguardi di Regione Lombardia, collabora con le Asst e gli Enti Erogatori e Segnalanti, per l’attuazione della misura6

Responsabile della valutazione iniziale e della definizione del Progetto Individualizzato tramite équipe multidisciplinare e del monitoraggio tramite il Case Manager

Enti del Terzo Settore provvedono all’erogazione degli interventi per la realizzazione del percorso con l’adolescente/giovane e la sua famiglia

 

I beneficiari degli interventi sono le famiglie con adolescenti o giovani, tra i 13 e i 25 anni, residenti o domiciliati in Lombardia, in condizioni di difficoltà quali, a titolo esemplificativo: il disagio psicologico evolutivo, l’isolamento sociale, l’abbandono scolastico, i fallimenti scolastici/formativi, la dipendenza o l’abuso di alcool, droghe e gioco e/o i problemi con la giustizia7.

La realizzazione di percorsi di inclusione sociale richiede l’attivazione di molteplici attori istituzionali, ognuno coinvolto per quanto di specifica competenza. Regione Lombardia ne ha delineato i tempi e i modi di attuazione e ha suddiviso tali percorsi in specifiche fasi, indicandone per ognuna il numero di ore riconoscibile economicamente ed il costo orario di ogni operatore coinvolto; ha definito altresì la modulistica, uniformandone la modalità attuativa su tutto il territorio regionale.

Nella tabella sotto riportata si riassumono le fasi costitutive dei percorsi di Inclusione Sociale.

Tabella 2 – Fasi costitutive dei percorsi di Inclusione Sociale

Dgr 7602/17

Fasi

Segnalazione                Pre-valutazione

Valutazione

Osservazione

Progetto

Soggetti

Regione

Ats

Enti Segnalanti

(Comuni, Asst, Enti Terzo Settore)

Asst

Equipe Valutativa

Ente Erogatore

Asst- Case Manager

Auspicata collaborazione con Enti Segnalanti

Obiettivo

Segnalare un adolescente o giovane per l’attivazione di un percorso inclusione sociale

Valutare l’idoneità dell’adolescente o del giovane al percorso e definire il progetto individuale

Osservare l’adolescente o il giovane attraverso interventi territoriali finalizzati alla predisposizione del Piano di Intervento

Interventi territoriali su specifiche aree e monitoraggio del percorso

Tempistica

 

dai 30 ai 608 gg

dai 30 ai 60 gg

8 mesi

 

Asst Lecco: analisi dell’esperienza di un territorio

Per la realizzazione degli interventi previsti dalla DGR 7602/2017, l’Asst di Lecco ha incaricato come Responsabile il Direttore dell’Uoc Direzione Territoriale9 e, come prima figura professionale coinvolta, un’assistente sociale con ruolo di Referente Operativo.

Nel gennaio 2020 la Direzione Territoriale ha istituito uno Staff Inclusione strutturato in un livello gestionale e un livello operativo, coinvolgendo, per le scelte gestionali, anche i coordinatori delle figure professionali interessate.

Il livello operativo effettua, tramite l’équipe multidisciplinare, le valutazioni degli adolescenti, predispone i progetti individualizzati e collabora con gli Enti Erogatori per la realizzazione dei percorsi attraverso la figura del Case Manager. Tale équipe è costituita in maniera stabile da un’assistente sociale, un educatore professionale e uno psicologo afferenti a diversi Servizi dell’ASST di Lecco (Consultori, Centro Psico Sociale e Nucleo Operativo Alcologia).

La valutazione prevede di norma, tra i 3 e i 4 colloqui con il giovane e con la famiglia e, in caso di esito positivo, si procede alla stesura del “Progetto Individuale” (PI)10 e all’individuazione del Case Manager, scelto, per competenza sulla base del caso da trattare, tra l’assistente sociale e l’educatore professionale che hanno effettuato la valutazione. L’équipe multidisciplinare approfondisce le situazioni di difficoltà per le quali è stata chiesta l’attivazione della misura, valuta le risorse individuali e familiari presenti ed esplora gli interessi ed i desideri dell’adolescente, specialmente rispetto alle attività da svolgere con l’Ente Erogatore, affinché si senta protagonista del proprio percorso.

Terminata la fase valutativa si procede all’avvio di quella osservativa necessaria per la stesura del Piano di Intervento –PDI11. Il primo colloquio con il giovane viene organizzato preferibilmente dal Case Manager al fine di fargli conoscere l’operatore di riferimento dell’Ente Erogatore, garantendo così una continuità con la precedente fase valutativa.

L’esperienza avuta fino ad oggi ha evidenziato come le fasi propedeutiche alla realizzazione del PDI (valutazione e osservazione) siano necessarie e utili alla definizione di percorsi partecipati e condivisi dagli interessati: conoscere il giovane e farsi conoscere con gradualità facilita la costruzione di una relazione di fiducia che si alimenta con il tempo e con la costanza.

Infine, per ogni adolescente viene strutturato un progetto “su misura” caratterizzato da azioni specifiche e flessibili a seconda del bisogno rilevato, a supporto e senza mai sostituirsi alle attività di diagnosi e di cura dei Servizi Specialistici. Per un adolescente, infatti, è estremamente prezioso fare esperienze di vita mettendosi alla prova nelle relazioni con gli adulti, anche al di fuori dalla famiglia, nelle relazioni con gli amici e nelle prime relazioni affettive.

Nello specifico possono essere attivati diverse tipologie di interventi12:

  • “supporto alle competenze individuali mediante il potenziamento della funzione educativa e scolastica-formativa”: ad esempio per gli adolescenti a rischio di isolamento sociale e/o abbandono scolastico, con difficoltà relazionali con gli adulti significativi e/o con il gruppo dei pari (quali anche insegnanti e gruppo classe);
  • “sostegno alla rete delle relazioni sociali prossimali mediante supporti educativi e/o psicologici ai componenti della famiglia”: vengono previsti, tendenzialmente, per tutti i progetti a favore di adolescenti ancora minorenni. Per i giovani ormai maggiorenni il coinvolgimento della famiglia, spesso comunque auspicato dagli operatori, può avvenire solo qualora il giovane stesso lo desideri;
  • “supporto e accompagnamento nell’accesso alla rete dei servizi per l’attivazione di percorsi formativi e/o lavorativi”: sono interventi che cercano di offrire agli adolescenti e ai giovani un’opportunità per sentirsi nuovamente attivi e partecipi del tessuto sociale d’appartenenza;
  • “supporto a carattere psico/socio/educativo in presenza di fattori di vulnerabilità o manifeste problematiche anche connesse all’uso/abuso di sostanze”: quest’ultimi sono principalmente caratterizzati da attività risocializzanti e di tipo esperienziale anche di volontariato sociale. Ancor di più in queste situazioni è fondamentale l’integrazione con il Servizio Specialistico.

Quanto descritto riguarda prevalentemente le azioni offerte dall’Ente Erogatore che, tra tutti gli attori coinvolti, è quello a cui viene affidata, nel concreto, la realizzazione dei percorsi attraverso figure professionali quali: l’educatore professionale, l’assistente sociale, lo psicologo, il pedagogista e le figure operanti nel campo della didattica laboratoriale, delle arti e delle professioni.

Il Case Manager di Asst invece ha funzioni di coordinamento e di monitoraggio del progetto individuale, senza essere il referente del caso, ruolo che resta in capo all’Ente Segnalante; accompagna il giovane e la famiglia durante tutto il percorso e collabora con gli Enti Erogatori per la realizzazione degli interventi, favorendo l’integrazione e il lavoro di rete tra servizi.

Un percorso di inclusione sociale si può ritenere concluso positivamente quando l’adolescente percepisce un miglioramento rispetto alla situazione di disagio inizialmente espressa e sviluppa una maggior conoscenza dei servizi offerti dal proprio territorio ai quali potersi riferire in qualsiasi evenienza di necessità e/o di bisogno.

Qualche dato

Nel periodo compreso tra novembre 2019 (quando è pervenuta la prima segnalazione) e marzo 2023 (termine ultimo per le segnalazioni) sono state segnalate ad Asst di Lecco 72 situazioni per la valutazione multidisciplinare. Nel primo periodo di applicazione della misura, fino a dicembre 2020, le segnalazioni pervenute erano però state solo 5. A seguito di ciò, si è ritenuto necessario proporre ed effettuare, nei primi mesi del 2021, una serie di incontri volti a far conoscere la misura ai Servizi del territorio.

Tabella 3 – N. di segnalazioni, periodo novembre 2019febbraio 2023

Periodo

Casi segnalati

n. di mesi per effettuare le segnalazioni

2019

2

2

2020

3

12

2021

35

12

2022

18

8

2023

14

3

Totale

72

37

 

La promozione ha dato i suoi frutti: le segnalazioni in entrata sono aumentate e, pur con le interruzioni dovute ai rinnovi in itinere di Regione Lombardia13, sono rimaste costanti, rendendo conseguentemente necessario l’ampliamento dell’équipe operativa.

Tabella 4 – Suddivisione per Enti Segnalanti, periodo novembre 2019-marzo 2023

Periodo

Ente Segnalante

Comuni

Asst

Altri

Servizio Sociale

Tutela Minori

#15/24

CF

Cps

Serd

Noa

Npi

Smi Broletto

cooperative sociali

N. Segnalazioni

14

5

4

3

3

1

1

38

2

1

Totale Parziale

19

50

Totale

72

#15-24: Servizio di Ascolto Psicologico, CF: Servizio Consultori Familiari, Cps: Centro Psico Sociale, Serd: Servizio per le dipendenze, Noa: Nucleo operativo Alcologia, Npi: Servizio di Neuropsichiatria Infantile, Smi: Servizio Multidisciplinare Integrato “Broletto”

 

Nel periodo 2019-2020 sono pervenute segnalazione inviate principalmente da Servizi operanti nell’ambito delle dipendenze; a partire dal 2021, gli invii sono stati principalmente effettuati dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’ASST di Lecco e dagli Enti Locali (Servizi Sociali e Servizi Tutela Minori).

In linea con la tipologia dei Servizi invianti, i motivi prevalenti indicati nelle segnalazioni sono stati, a partire dal 2021, il disagio psicologico ed evolutivo, il ritiro sociale e l’abbandono scolastico.

Nelle situazioni intercettate l’aspetto della socialità era fortemente limitato da atteggiamenti di rifiuto o, nella maggior parte dei casi, di isolamento sociale; si sono così attivati percorsi per adolescenti e giovani con poche amicizie ed espresse difficoltà di inserimento nei contesti relazionali, quali scuola o gruppi per il tempo libero. Di rilievo anche l’aspetto legato alla mancanza di interessi e ad una percepita distanza dagli adulti di riferimento in giovani invece inseriti in gruppi amicali cosiddetti “a rischio”.

Prospettive future

Regione Lombardia, durante il periodo di attuazione della DGR 7602/17, ha effettuato degli incontri di valutazione della misura con le ATS, le Asst e con gli Enti Erogatori, raccogliendo da ognuno punti di forza e di debolezza. L’esperienza fino ad oggi maturata, ritenuta particolarmente positiva per l’integrazione raggiunta tra i servizi, per la flessibilità degli interventi e per i riscontri positivi avuti dagli adolescenti e dalle famiglie coinvolte14, ha presentato anche alcuni limiti che hanno, a volte, reso più complesso il lavoro degli operatori. Tra questi ultimi si evidenzia l’eccessiva standardizzazione del format (inteso come definizione delle tempistiche e complessità della modulistica), non sempre rispondente alle esigenze delle reali situazioni segnalate. Anche il rinnovo in itinere dei termini per la realizzazione degli interventi non ha facilitato l’organizzazione del lavoro e non ha garantito la fruizione stabile della misura per i Servizi Segnalanti.

A tal proposito, però, Regione Lombardia ha anticipato che intende potenziare ulteriormente il Voucher Adolescenti all’interno del Programma Regionale FSE + 2021/2027. La prossima misura potrebbe essere diretta a supportare i nuclei familiari con adolescenti e giovani tra gli 11 e i 25 anni di età, raggiungendo così anche le famiglie con preadolescenti. La programmazione su più annualità inoltre fornirebbe maggior stabilità, permettendo così anche all’Asst di Lecco di investire maggiormente sulle risorse di personale necessarie e sull’organizzazione interna.

Conclusioni

Riteniamo, dalla strada sino a qui percorsa, che il “Voucher Adolescenti” sia stata, e potrà essere in futuro, una preziosa risorsa a supporto dell’adolescenza, della giovinezza e dei processi trasformativi insiti in queste delicate fasi del ciclo di vita; per renderla tale, è stata fondamentale l’iniziale promozione che ha permesso di presentare ai Servizi territoriali la misura e gli operatori di Asst di riferimento.

Tuttavia, è stato attraverso il costante lavoro di rete sulle singole situazioni che i Servizi territoriali hanno potuto conoscere nello specifico i percorsi di inclusione e apprezzarne il carattere innovativo, espresso principalmente nella stretta collaborazione tra il servizio socio-sanitario e gli enti del terzo settore, oltre che nell’attivazione della comunità territoriale nella realizzazione dei singoli progetti.

Inoltre, fondamentale è stata la valutazione effettuata da un’équipe multidisciplinare che ha permesso di definire, nei tempi forniti da Regione e attraverso un numero esiguo di colloqui, gli obiettivi e le aree d’intervento dei percorsi.

L’attivazione di 56 progetti è stata possibile grazie al lavoro “a cascata” di tutti gli attori coinvolti; Regione Lombardia che, grazie anche al Fondo Sociale Europeo, ha definito la misura; Ats della Brianza che ha gestito l’intero processo; Asst e gli Enti Erogatori che hanno reso possibile l’attuazione operativa dei percorsi. Infine, preziosa è stata la collaborazione con gli Enti Segnalanti che hanno individuato gli adolescenti e i giovani in situazione di difficoltà e hanno contribuito alla realizzazione dei percorsi attraverso la disponibilità al lavoro di rete.

La prossima edizione potrebbe essere ancora più fruibile dal territorio e costituirà una nuova sfida per Asst ed i suoi operatori.

  1. DGR 7602/17
  2. Deliberazione Regione Lombardia n. X/3206 del 26/02/2015
  3. DGR 7602/17 e le successive deliberazioni
  4. Fonte finanziamento: Programma POR FSE 2014-2020
  5. Deliberazione Regione Lombardia n. XI/6533 del 20/06/2022
  6. Allegato 1 DGR 5154/19
  7. Punto A.4 dell’Allegato 1 al Decreto n. 5154/2019
  8. Circolare regionale n. 4 del 10.03.2020
  9. Deliberazione Asst Lecco n. 764 del 11/12/2019
  10. Allegato 3 DGR 8061/19
  11. Allegato 6 alla DGR n. 8061/2019
  12. Punto 8 “modulazione degli interventi in relazione ai bisogni della persona” allegato 3 DGR 8061/2019.
  13. Deliberazione IX/6533 del 20/06/2022
  14. Rilevato attraverso la compilazione dell’Allegato A e dell’allegato B dell’allegato 9 alla DGR n. 8061/2019