Politiche per l’infanzia e la famiglia nei paesi UE

L’evoluzione più recente


A cura di Chiara Crepaldi | 12 Novembre 2020

La European Platform for Investing in Children (Epic) è una piattaforma online che presenta studi ed analisi molto aggiornate sulle politiche per l’infanzia e la famiglia e ha uno sguardo particolarmente attento rispetto a quanto si sta muovendo in conseguenza dell’emergenza COVID, e le sfide che essa pone nell’attuale clima economico in Europa. Nel sito è possibile trovare i profili relativi alle politiche implementate negli stati membri, dati statistici, esempi di buone pratiche e molti studi e report internazionali realizzati sia da esperti di Epic che da altre organizzazioni internazionali.  Possiamo immaginare Epic come una sorta di Welforum.it a livello europeo, specificamente dedicato al tema dell’infanzia.

Epic presenta mensilmente anche una sintesi degli ultimi sviluppi in materia di politica per l’infanzia e la famiglia negli Stati membri dell’UE. Riassumiamo di seguito le ultime novità introdotte nei paesi europei nei mesi di luglio, agosto e settembre 2020. Nella maggior parte dei casi le notizie sono tratte dai comunicati stampa dei Ministeri competenti e sono dunque da considerare particolarmente aggiornate, precise ed attendibili.

La quasi totalità delle misure introdotte è legata all’emergenza Covid-19. Si tratta in particolare di misure rivolte alle famiglie con bambini con problematiche legate alla disabilità o ad altre forme di fragilità, misure volte a sostenere economicamente le famiglie con bambini piccoli e iniziative volte a favorire il ritorno a scuola dei bambini più piccoli. Alcuni paesi hanno anche promosso iniziative volte a sostenere il miglioramento e lo sviluppo dei servizi per la prima infanzia e altri hanno sviluppato iniziative volte ad affrontare il tema della violenza e del cyberbullismo tra i più giovani.

 

L’Austria ha introdotto una specifica indennità volta a sostenere le famiglie con bambini e il loro ritorno a scuola. In risposta alla crisi Covid-19, il Ministero delle Donne insieme al Governo hanno introdotto, da settembre 2020, una indennità di €360 a bambino per sostenere le famiglie nell’affrontare le conseguenze della crisi Covid-19. Vengono inoltre erogati ulteriori €100 alle famiglie per ogni bambino di età compresa tra i 6 ei 15 anni al fine di sostenerli nel rientro a scuola. Il Governo ha anche rimborsato ai genitori un terzo dei costi dei servizi di cura ed assistenza all’infanzia sostenuti durante il primo periodo di emergenza. Il periodo è stato ora prorogato fino alla fine di febbraio 2021 e il rimborso è stato aumentato fino a coprire la metà dei costi sostenuti.

 

Il Belgio ha modificato l’età dell’obbligo scolastico nel territorio della Vallonia-Bruxelles, abbassando l’età in cui i bambini iniziano l’istruzione obbligatoria da 6 a 5 anni a partire da settembre 2020. Questa modifica è stata introdotta con l’obiettivo di individuare precocemente i bisogni educativi speciali dei bambini e migliorare i risultati di apprendimento nella scuola primaria.

 

La Bulgaria nel trimestre ha introdotto diverse misure tra le quali una indennità per genitori di bambini di età inferiore a 14 anni affetti da Covid-19, E’ una misura di assistenza sociale volta a sostenere i genitori che hanno figli di età inferiore ai 14 anni con un reddito mensile medio inferiore o uguale al salario minimo e la cui situazione occupazionale e reddito sono stati colpiti dalla crisi Covid-19. I genitori con un figlio hanno diritto ad una somma mensile pari al salario minimo (circa €310) mentre i genitori con due o più figli ricevono una somma maggiore, pari a circa €467.

È stata poi introdotta un’indennità una tantum di circa €125 per coprire i costi delle spese scolastiche dei bambini che entrano nell’istruzione secondaria nel prossimo anno scolastico: è una misura rivolta ai bambini provenienti da famiglie a basso reddito e ad altri gruppi di bambini svantaggiati, compresi i bambini con disabilità permanente e i bambini che fruiscono di forme in assistenza speciale.

Sono state infine finanziate forme innovative di cura ed assistenza della prima infanzia. Il Ministero responsabile dell’istruzione ha infatti lanciato un nuovo programma nazionale che mira a sostenere l’introduzione in Bulgaria di pratiche innovative nei servizi di educazione e cura della prima infanzia. Intitolato “Riuscire insieme” il programma ha assegnato un finanziamento di quasi €240.000 a progetti proposti da 207 asili nido in tutto il paese. I progetti si concentrano in particolare sul sostegno a bambini e genitori durante il passaggio dal nido alla scuola materna, e sulla promozione di attività congiunte tra diversi nidi per favorire lo scambio di pratiche e di modalità di lavoro coordinate.

 

In Danimarca sono state introdotte raccomandazioni volte a sostenere i bambini vulnerabili: dal 1 ° settembre il Parlamento danese investirà oltre 10 milioni di euro per attuare 16 nuove raccomandazioni in particolare nel territorio della Groenlandia. Lo scopo di queste raccomandazioni è quello di sostenere e proteggere i bambini e i giovani più vulnerabili da violenze ed abusi, garantendo allo stesso tempo percorsi di intervento precoci e supporto legale se necessario.

 

In Francia il congedo di paternità è stato allungato e reso obbligatorio: a fine settembre il presidente Macron ha annunciato che da luglio 2021 il congedo di paternità in Francia aumenterà a 28 giorni e che diventerà obbligatorio fruire di almeno sette giorni. Attualmente i giorni di congedo di paternità fruibili dal partner della madre (non necessariamente il padre del bambino) sono 14. È rimasta inalterata la possibilità di fruire di tre giorni di congedo di paternità retribuiti dal datore di lavoro nei giorni del parto, mentre i giorni rimanenti vengono retribuiti dallo Stato.

 

In Germania sono stati introdotti fondi aggiuntivi per gli hospice per bambini malati terminali, perché la crisi del Covid-19 ha reso più difficile la situazione per le loro famiglie. Il Ministero federale degli affari familiari le ha sostenute stanziando €100.000 a due associazioni: l’Associazione tedesca degli hospice per bambini e l’Associazione federale degli hospice per bambini. Questo importo può essere utilizzato fino alla fine del 2020 per creare servizi online e nuove piattaforme per il supporto e lo scambio di informazioni.

Il Parlamento federale tedesco ha inoltre approvato un bilancio supplementare che include finanziamenti aggiuntivi per 1,5 miliardi di euro che il Ministero potrà utilizzare per espandere l’assistenza all’infanzia per i bambini in età scolare e per investire in servizi che forniscono sostegno ai bambini e alle famiglie.

Indipendentemente dall’emergenza Covid, è stato anche approvato un progetto di bilancio per il 2021 che stanzia fondi per migliorare l’istruzione, ampliare l’assistenza e migliorare l’educazione e la cura della prima infanzia. Il bilancio mira a sostenere i Länder e le municipalità per aggiungere fino a 90.000 nuovi posti per l’infanzia per i bambini in età scolare e per espandere il tempo pieno per i bambini della scuola primaria. È stato infine finanziato per il 2021 il ‘Piano per l’infanzia e la gioventù per oltre 216 milioni di euro, che andrà a finanziare 850 organizzazioni e istituzioni che promuovono iniziative a favore dei giovani.

 

In Irlanda non sono state descritte iniziative specifiche introdotte in conseguenza dell’emergenza Covid-19, a parte la pubblicazione di uno studio sulle implicazioni della crisi del Covid-19 su bambini e giovani, che ha descritto con chiarezza che i bambini provenienti da contesti svantaggiati e con bisogni educativi speciali sono i più colpiti dalla pandemia.

In questo periodo sono state introdotte nuove Linee guida per i servizi rivolti ai bambini in età scolare. Il Ministro ha lanciato le linee guida nazionali sulla qualità dei servizi dopo averle elaborate consultando i bambini, i genitori e i soggetti erogatori di servizi per l’infanzia. L’obiettivo è quello di migliorare gli standard minimi stabiliti nel quadro normativo che gli erogatori devono garantire, e di mettere a disposizione esempi di buone pratiche nei servizi per l’infanzia sia per il doposcuola che per i periodi di vacanza, tutte pratiche che hanno un focus specifico sulla promozione dei diritti dei bambini, la loro protezione e benessere, l’uguaglianza nella diversità e la tutela dell’ambiente.

 

In Lettonia l’attenzione è stata focalizzata sull’infanzia: da un lato è stata lanciata una campagna volta a sostenere il ritorno a scuola dei bambini, con l’attivazione di una linea telefonica dell’ispettorato nazionale per la protezione dei diritti dei bambini, per la consulenza psicologica professionale gratuita a bambini e genitori con lo scopo di fornire assistenza su temi legati all’inizio del nuovo anno scolastico. A sostegno dei bambini particolarmente vulnerabili l’agenzia statale responsabile della tutela dei diritti del bambino ha lanciato un progetto pilota di promozione di consulenze di psicoterapia rivolte ai minori di età compresa tra i 12 ei 18 anni che hanno difficoltà di comunicazione e disturbi comportamentali, e stanno vivendo la separazione o il divorzio dei genitori, o che stanno assistendo o subendo violenza domestica. Questa iniziativa è stata lanciata in risposta alla preoccupazione per l’aumento dei conflitti familiari a causa dello stress causato dalla crisi Covid-19.

 

In Lituania dall’inizio del 2020, le scuole materne offrono il pranzo gratuito ai bambini delle famiglie svantaggiate, e, a partire da settembre 2020, il programma del pranzo gratuito è stato esteso a tutti i bambini in età prescolare, con l’obiettivo di aiutare i bambini a sviluppare abitudini alimentari più sane e per prevenire la stigmatizzazione dei bambini provenienti da famiglie svantaggiate.

 

A Malta è stato firmato un accordo tra il Ministero dell’Istruzione e del Lavoro, la Fondazione che si occupa della Riabilitazione dei giovani tossicodipendenti e Caritas Malta che mira ad affrontare i bisogni educativi degli adolescenti con problemi di abuso di sostanze che accedono ai servizi di recupero presso i Servizi terapeutici per adolescenti della Caritas. Secondo l’accordo, Caritas fornirà programmi educativi personalizzati volti a migliorare l’occupabilità e le competenze degli adolescenti coinvolti.

 

In Polonia il ministero dell’istruzione ha promosso un programma di assistenza finanziaria per aiutare i bambini con disabilità e le loro famiglie ad acquistare materiali educativi e formativi. A seconda della forma di disabilità, i bambini hanno diritto a un importo compreso tra €50 e €100. Questa iniziativa fa parte di un programma in corso tra il 2020 e il 2022 che mira ad eguagliare le opportunità educative e a migliorare la qualità dell’istruzione a favore degli studenti con disabilità.

 

In Slovacchia il Ministero del Lavoro, degli Affari Sociali e della Famiglia ha lanciato una campagna per sensibilizzare sulla violenza contro i bambini. L’obiettivo di questa campagna è evidenziare i rischi per i bambini nello spazio digitale, tra cui in particolare il cyberbullismo. A tal fine ha previsto l’erogazione di finanziamenti alle organizzazioni senza scopo di lucro che offrono sostegno a bambini, giovani e famiglie e che hanno dovuto affrontare difficoltà durante la crisi Covid-19 e le conseguenti restrizioni sociali.

 

In Slovenia i Ministeri responsabili dell’istruzione e del lavoro hanno annunciato un finanziamento aggiuntivo di circa 86 milioni di euro per sostenere il mantenimento dei posti di lavoro nelle scuole per l‘infanzia. Si tratta di una iniziativa in risposta agli effetti della crisi Covid-19 sul mercato del lavoro, che garantisce la copertura dell’80% della retribuzione mensile lorda per i dipendenti nei servizi della prima infanzia con funzione retroattiva, per coprire il periodo tra marzo e giugno 2020.

 

In Svezia la proposta di bilancio per il 2021 prevede, nell’ambito di uno stanziamento più ampio che mira a migliorare il benessere in Svezia, uno stanziamento specifico di oltre 11 milioni di euro volto a velocizzare l’erogazione dell’assegno di cura dedicato ai bambini con disabilità.

 

Cosa ha fatto nello stesso periodo l’Italia? Gli aggiornamenti Epic non ce lo dicono, tuttavia una serie di misure, in prevalenza legate all’emergenza Covid, sono state introdotte. Sulla base delle informazioni contenute nel sito del Ministero Ministero del lavoro e delle politiche sociali tra giugno ed ottobre sono state rese operative misure introdotte nei mesi precedenti, emanate in seguito ai diversi decreti susseguitisi nel tempo:

  • Il 5 ottobre è stato introdotto il Congedo Covid-19 legato alla quarantena scolastica dei figli dei lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato che non possano svolgere lavoro in modalità agile:
  • Nei mesi di luglio ed agosto l’Inps ha presentato le modalità operative per la fruizione dei congedi per emergenza Covid19 per i lavoratori del settore privato e dell’indennità di maternità e paternità per le lavoratrici e i lavoratori autonomi promossa dal cosiddetto Decreto Rilancio (Legge n. 77 del 2020)
  • Nel mese di giugno sono state emanate le direttive che hanno reso operativi il bonus baby-sitting e l’alternativo contributo per l’iscrizione ai centri estivi introdotto dal Decreto Rilancio.

Il sito del Ministero non presenta altre iniziative a favore dell’infanzia ed adolescenza al di là delle misure prese nell’ambito dell’emergenza Covid. A differenza di altri paesi l’Italia sembra quindi aver concentrato l’azione politica a favore dell’infanzia ed adolescenza alla mera  risposta all’emergenza, perdendo forse di vista altri obiettivi fondamentali per la tutela dei diritti di questa fascia di età. Altri paesi sembrano essere riusciti a mantenere meglio  l’attenzione anche su altre dimensioni che è essenziale non vengano messe da parte anche in periodi di emergenza  sanitaria, quali i temi della violenza ed abuso, la povertà infantile, la povertà educativa con uno sguardo specifico alle necessità dei bambini con disabilità.