Adozioni internazionali, Italia prima in Europa, ma il calo è forte


21 Giugno 2017

Il Rapporto 2014-2015 della Commissione per le Adozioni internazionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (in collaborazione con l’Autorità centrale per la Convenzione de L’Aja e l’Istituto degli Innocenti), fotografa la situazione delle adozioni internazionali in Italia in prospettiva comparata. L’Italia si conferma primo paese in Europa e secondo nel mondo dopo gli Stati Uniti per numero di minori adottati (2.206 nel 2014 e 2.216 nel 2015). Dal 2004 si registra una progressiva diminuzione del numero di adozioni in tutti i Paesi di accoglienza (per una riduzione media del 73,5% in dieci anni: dai 45.383 minori adottati nel 2004 ai soli 12.001 nel 2015). In Italia il calo è pari a oltre a un terzo (-34,9%) nel decennio considerato, ma il numero delle adozioni – che era cresciuto in precedenza – si è sostanzialmente dimezzato in cinque anni tra il 2010 e il 2015. Tra le ragioni di questo calo, vi sono fattori politici, economici, e sociali nei Paesi di origine, inclusa l’adesione alla Convenzione de L’Aja del 1998 e modifiche legislative tese a rendere le adozioni più sicure e trasparenti, e il miglioramento di politiche interne a favore dell’infanzia. Altri fattori sono relativi alle dinamiche dei Paesi di accoglienza, ivi compresa la crisi economica.