Emergenza Coronavirus: tempi di precarietà


Emanuele Ranci Ortigosa | 14 Aprile 2020

La crisi sanitaria e quella sociale ed economica che si prospetta hanno una portata globale, non solo in senso geografico.

Toccano infatti dimensioni della nostra vita personale, comportamenti, abitudini, sentimenti, pensieri; le nostre relazioni famigliari, vicinali, sociali; toccano i nostri lavori e le aziende, i gruppi e le organizzazioni sociali e professionali, le amministrazioni pubbliche, le scuole, le università, i servizi amministrativi e territoriali, professionali e logistici.

Non è possibile ignorare tutto questo, e neppure trattarlo dal solo punto di vista specifico delle situazioni e delle politiche sociali cui il nostro Osservatorio è dedicato. Per cercare di comprenderlo e di coglierlo nel suo impatto occorre allargare lo sguardo anche su altre dimensioni, prossime a quelle considerate, certo a partire da quella della salute, della sua tutela, del sistema sanitario, del governo e della gestione dell’epidemia, del suo impatto sulle attività produttive, l’economia e le regole che la governano nel nostro paese e nella dimensione europea e globale.

Ovviamente non intendiamo stravolgere la nostra funzione e il nostro campo di osservazione, che continueremo a trattare con analoga dedizione, non intendiamo entrare in competizione con chi si dedica sistematicamente a trattare altri campi o a sguardi generali sull’insieme delle società, dei loro rapporti, delle propensioni sociali e dell’evoluzione delle culture a fronte dell’epidemia di Covi 19, ma riteniamo di adeguare il servizio che offriamo pubblicando articoli, indicando informazioni sistematiche e attendibili, segnalando analisi dell’epidemia e della sua gestione, riflessioni sulle sue conseguenze sociali, economiche, culturali. Offriremo solo alcuni contributi conoscitivi, critici, propositivi quali stimoli che aiutino noi e i nostri lettori ad aprire lo sguardo sul presente e sul prossimo futuro per cogliere segni delle evoluzioni che si delineano, connessioni nuove fra diversi ambiti di vita e fra diverse politiche e azioni, riflessioni che potranno forse informare evoluzioni delle culture non solo accademiche ma diffuse, condivise, popolari.

In questa prospettiva Daniela Mesini ha aperto e presentato questo nuovo Punto di Welforum, evidenziando la portata e la drammaticità dell’emergenza Coronavirus e spiegando che welforum.it dedica ad essa una attenzione, uno spazio e alcune rubriche specifiche. Con tempestività alimentiamo con articoli e segnalazioni questo spazio, pubblicando nostri scritti di informazione e riflessione e segnalando fra i molti usciti alcuni scritti di altri che abbiamo ritenuto interessanti rispetto a una sensibilità e a uno sguardo “sociale”. Per facilitarne la consultazione abbiamo raccolto e continuiamo a raccogliere le segnalazioni sul Covid-19 in quattro percorsi di lettura, denominati schede: Rassegna normativa | Dati nazionali e internazionali | Punti di vista | Prese di posizione.

Sempre per rendere un miglior servizio al lettore pubblicheremo via via dei testi che raccoglieranno e presenteranno i materiali pubblicati per tematiche trattate. Un primo articolo di tal genere è Terzo settore emergenza Covid-19: a che punto siamo, di Gianfranco Marocchi.

Pensiamo con tutto questo di offrire ai nostri lettori informazioni e varie riflessioni e approfondimenti sulla pandemia che viene ad occupare tanto spazio nelle attenzioni e nei pensieri di ciascuno di noi, purtroppo nel chiuso delle nostre case.